Visita lampo a Palermo, quella del Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 in Italia. Da quando ha preso l’incarico, sostituendo il tanto discusso Domenico Arcuri, Figliolo ha messo in campo la sua esperienza di militare, accumulata in tanti anni di servizio con l’Esercito Italiano, lavorando in teatri operativi come il Kosovo e l’Afghanistan.
“Sono onorato e grato alla Sicilia per questa accoglienza calorosa e fraterna” ha esordito il Generale, elogiando subito una delle eccellenze di Palermo, ovvero l’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione), dopo averlo visitato, accompagnato dalle autorità cittadine regionali. “All’ISMETT ho potuto notare la qualità, la professionalità e l’umanità del lavoro svolto dai sanitari, verso chi è meno fortunato di noi” ha dichiarato il Commissario.
Parole positive anche per il modo in cui Palermo sta affrontando l’emergenza pandemica. “Uno straordinario lavoro di squadra, un’organizzazione eccellente, come l’avevo elaborata insieme alla mia squadra”, ha detto ieri il Generale Figliuolo, durante il suo giro all’Hub Vaccinale della Fiera del Mediterraneo, spiegando, poi, che l’Italia è già partita con la terza dose anti-Covid, per gli immunocompromessi, per chi è in attesa di un trapianto, per i malati oncologici. In Sicilia sono 100.000 le persone a rischio e che dovrebbero avere inoculato la terza dose di vaccino. Il Commissario La ha spiegato che decisione di effettuare la terza dose di vaccino è di competenza della scienza, quindi del Comitato Tecnico Scientifico.
Figliuolo si è rivolto ai media, affinché possano fare un’opera di convincimento verso chi è ancora diffidente verso l’efficacia del vaccino anti-Covid. “Il vaccino è l’unico modo per ritornare liberi, per socializzare, per toglierci questa mascherina. Noi siamo gli uomini dell’Agorà, delle piazze, dove ci piace stare insieme e parlare davanti un caffè”.
“Faccio un accurato appello a tutti coloro i quali al momento sono esitanti e diffidenti” ha detto Figliuolo. “Credete ai medici, agli infermieri, a qualcuno che ha subito e ha ancora sulla pelle gli effetti del Covid, che, a volte, non passano, nemmeno dopo un anno. Spesso questi effetti influiscono sulla psiche. Io ho visto un centro di comando e controllo dove si gestisce non solo la logistica, ma tutte le attività cliniche legate al Covid, compresa la parte psicologica, le USCA affiancate a nuclei di psicologi, che contattano telefonicamente i contagiati, per alleviarle dal punto di vista della mente”.
“Qui non si tratta di obblighi o non obblighi, ma di salute pubblica e individuale” ha dichiarato Figliuolo, concludendo con una frase del Presidente Sergio Mattarella, che ha affermato che vaccinarsi è un dovere civico e morale e che dobbiamo crederci e farci tutti portavoce.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports