Il 17 novembre, Chadli Aloui, studente dell’Università degli Studi di Palermo e attore teatrale, dovrà presentarsi in udienza al Tribunale di Palermo, a causa di una richiesta di applicazione di una misura preventiva nei suoi confronti: la sorveglianza speciale.
La sorveglianza speciale è una misura repressiva ereditata dal Codice Rocco, il codice penale in vigore durante il ventennio, con cui il regime fascista controllava i dissidenti. Questa misura prevede il divieto di partecipare a qualsiasi riunione politica o manifestazione pubblica, l’obbligo di rientro alle 21.00 presso la propria abitazione, il ritiro della patente di guida, la necessità di richiesta di autorizzazione alla Questura per qualsiasi attività lavorativa che richieda lo spostamento dal Comune di Palermo.
La misura per Chadli Aloui è stata richiesta perché ritenuto un “soggetto socialmente pericoloso”.
La pericolosità deriva dal suo impegno nelle mobilitazioni cittadine degli scorsi anni a fianco di studenti e lavoratori.
A sostegno di Chadli Aloui, e più in generale di tutte le lotte in cui è stato protagonista, una pagina Facebook e una petizione che conta oltre 800 firme tra cui: Zerocalcare (fumettista), Sergio Tancredi (Deputato Assemblea Regionale Siciliana), Stefano Piazza (attore), ANPI Palermo e Marco Battaglia (professore dell’accademia di Belle Arti di Palermo).
di Antonio Melita – EmmeReports
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