Una goccia che sorride è il simbolo di Danisinni, una realtà sociale rimasta nascosta per anni e sconosciuta per la maggior parte dei palermitani. Un quartiere nel cuore di Palermo, dove sembra di stare in un mondo diverso, lontano dall’inquinamento acustico, dalla frenetica vita cittadina e lontano anche dall’interesse di Istituzioni e stampa. C’è voluto, ahimè, il Covid-19 e la campagna vaccinale nei quartieri, per portare alla nostra attenzione Danisinni e, soprattutto, il lavoro per la sua comunità dei volontari e dei frati cappuccini, in particolar modo, di Fratel Mauro Billetta, un punto di riferimento per le donne, uomini e bambini che vi abitano.
Tante le battaglie condotte da queste persone e dal reggente della Parrocchia Sant’Agnese, per cercare di garantire i diritti di chi abita nel quartiere palermitano. Una su tutte, quella di riaprire l’Asilo Nido Galante, una struttura chiusa da quindici anni, ma di fondamentale importanza per la crescita dei bambini, base di ripartenza di una comunità, la cui Istituzione riconosciuta, è stata, per anni, quella della criminalità organizzata, visto il disinteresse delle amministrazioni.
“L’asilo nido di Danisinni, chiuso dal 2007 per una perdita d’acqua e perché bisognava fare dei lavori di manutenzione straordinaria, pian piano è sempre stato più abbandonato” ha spiegato a EmmeReports, Fra Mauro. “Noi, negli ultimi tre anni, sapendo che già c’era il fondo regionale destinato a questo asilo, ci siamo attivati e abbiamo costituito un comitato per la maternità, ci siamo tassati, per presentare un progetto che potesse rispondere all’adeguamento strutturale, secondo la normativa antisismica e quindi abbiamo sponsorizzato il progetto, presentando questo che altrimenti sarebbe stato il vincolo, perché avrebbero distratto altrove i fondi”.
Come ci ha raccontato il parroco di Danisinni, nel giugno 2021, era stato consegnato un progetto al sindaco e agli assessori di competenza. Poi, il 17 dicembre 2021, la gara d’appalto è stata aggiudicata ad una ditta dell’agrigentino. Nonostante questo, i lavori non sono mai partiti e la comunità aspetta ancora la riapertura del suo asilo nido.
“Non possiamo attendere il rinnovo del Consiglio Comunale, per dare avvio ai lavori di ristrutturazione e di costruzione degli Asili Nido, previsti nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche” ha continuato Fra Mauro. “Il continuo rinvio da parte del Consiglio Comunale, dovuto anche all’assenza dei consiglieri, ha rischiato seriamente di compromettere la realizzazione delle opere pubbliche e di far perdere i fondi già assegnati al Comune di Palermo. Opere che hanno già superato tutte le autorizzazioni e per le quali sono già stati affidati i lavori. Si è rischiato di dover riattivare le procedure e le gare e, così, vanificare tutto il lavoro già svolto”.
Mancano ormai poche settimane alle elezioni amministrative, che decreteranno il vincitore di una strana campagna elettorale, dove è sembrato che nessuno volesse prendersi la responsabilità di occupare, realmente, la calda poltrona di Leoluca Orlando. Al contrario, l’opportunità di diventare un Consigliere Comunale ha fatto gola a molti, viste le migliaia di candidature. Ma, come ha affermato Fra Mauro, “la campagna elettorale non può essere un alibi, i bambini non possono aspettare e i consiglieri devono assumersi la responsabilità di consegnare loro gli spazi educativi per crescere dignitosamente”.
Perché, come ha aggiunto il parroco di Danisinni “Il vero cambiamento passa dall’attenzione ai bambini ed ai territori in cui povertà educativa e criminalità sono in simbiosi. Il vero impegno della comunità politica cittadina, non può esimersi dalla responsabilità di rendere fruibile il diritto alla crescita ed al futuro dei bambini di Palermo”.
“Per diverse settimane, i consigli comunali erano stati disertati e questo per noi è stato un grave problema, perché si rischiava di non arrivare in tempo, con questa amministrazione, ad approvare il piano triennale, dove sono comprese tutte le opere pubbliche di cui quattro asili nido” ha continuato Fra Mauro. “Questo per noi era intollerabile. E allora ci siamo costituiti per una partecipazione civile al Consiglio Comunale e sicuramente il presidio civico che abbiamo costituito, è stato un deterrente importante. Ieri c’è stata la prima discussione e quindi hanno rimandato ad oggi la votazione del Piano Triennale, dove rientrava anche l’Asilo Galante di Danisinni che, per noi, è la reale leva di riscatto del territorio e della città di Palermo, perché ripartiamo dei bambini”.
Presente, in occasione della convocazione del Consiglio Comunale, per sollecitare l’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, anche il Comitato “Fa’ la cosa giusta Sicilia” e il suo presidente Nino Lo Bello: “Sono qui per dare una testimonianza e per rafforzare un impegno concreto, che mi sembra la migliore risposta del 23 maggio. Lei idee di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino camminano su queste gambe, sulla riscossa del territorio e in particolare sulla rivoluzione che c’è a Danisinni. La cosa importante era dare la possibilità di iniziare i lavori, al Consiglio Comunale, no alla ditta che ha preso l’appalto. A Danisinni avranno uno strumento in più per continuare ad essere un centro di sviluppo, di legalità e di acquisizione del territorio. La fattoria sociale rappresenta un elemento, non solo di carattere ambientale, ma soprattutto sociale, all’interno del territorio”.
Nonostante la stagnazione e l’indolenza dei politici, ci sono persone che continuano a lottare per qualcosa che dovrebbe essere istituzionalmente riconosciuto.
“Quindi i fondi ci sono, la gara è stata aggiudicata, aspettavamo questa approvazione, per poter iniziare i lavori. Credo e spero, che nell’arco di un mese si possa far partire il cantiere. Saremo sempre presenti per far sì che puntualmente si risponda a quanto c’è stato stabilito” ha concluso Fra Mauro.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports